Sunday, July 22, 2018

È APPENA USCITO L’EBOOK “CLIMATE FICTION” DEL PROFESSOR ALDO MESCHIARI INSEGNA LETTERE AL MURATORI-SAN CARLO E NEL LIBRO RACCONTA L’AMBIENTE Una lezione di civiltà tra il clima e la natura «Il meteo se è una moda può generare ignoranza» IL PERSONAGGIOMeteo, letteratura, passione. Tre parole che si fondono tra le pagine del libro “Climate fiction. Racconti di fantascienza climatica” (ebook acquistabile online, 2018, 4,99 euro). Lo ha... di DAVIDE BERTI Invia per email Stampa 22 luglio 2018 1 IL PERSONAGGIO Meteo, letteratura, passione. Tre parole che si fondono tra le pagine del libro “Climate fiction. Racconti di fantascienza climatica” (ebook acquistabile online, 2018, 4,99 euro). Lo ha scritto Aldo Meschiari, professore di Lettere del liceo Muratori San Carlo: alla mattina insegna Dante, di notte consulta mappe e modelli matematici per azzeccare le sue previsioni. Senza trascurare la musica, dal momento che ha appena pubblicato un disco che in copertina, guarda caso, ha il cielo. Ma nei suoi racconti ci sono anche la terra, il ghiaccio, il fuoco. Pagina dopo pagina si disegna il pensiero che ormai tutti abbiamo se pensiamo al clima: non solo le temperature che consultiamo in modo maniacale, ma anche la natura intesa come forza imprevedibile. Perché questo libro? «Ho iniziato a scrivere diversi anni fa di meteorologia e di climatologia ed è stato facile passare dalla scienza alla fantascienza, immaginando scenari possibili e improbabili». Da dove nasce la passione per il meteo? «Dalla passione per la neve. Da ragazzo passavo le nottate a osservare i lampioni per carpire il primo fiocco di neve. Poi non mi è bastato più e ho voluto studiare per essere in grado di prevederlo, il fiocco. Ma ancora oggi la sorpresa di una nevicata inaspettata vale più di mille previsioni azzeccate». Oggi il meteo è una delle principali preoccupazioni quotidiane: è diventata una moda? «Non so se è una moda. Se lo è bisogna dire che il livello di ignoranza è davvero elevato. Un po’ come per il calcio, tutti sono in grado di allenare la Nazionale. Però poi si sentono delle aberrazioni scientifiche tali che era meglio quando non era una moda». Perché fa previsioni meteo? «Perché spero di trovare qualcosa che mi sorprenda e mi regali emozioni perdute nell’infanzia». Dove vengono pubblicate? «Collaboro da 11 anni con un sito meteo molto famoso, il Meteogiornale, che ha più di due milioni di utenti al mese. Mi occupo di previsioni meteo, di analisi dei modelli e di climatologia». Come si fa una corretta previsione? «Bisogna aver studiato matematica, fisica e chimica dell’atmosfera. Bisogna conoscere bene i modelli matematico previsionali. E soprattutto avere grande esperienza del clima italiano e locale». Lei però insegna Lettere... Quanto c’è di autobiografico nel libro? «La meteo c’est moi - sorride - In effetti il libro è autobiografico perché parla della mia grande passione e del mio desiderio di una umanità più umile e rispettosa della natura». La letteratura e il meteo come vanno d’accordo? «La letteratura e la scienza vanno d’accordo da sempre. Basti pensare nel secolo scorso a Calvino con le Cosmicomiche e a Levi, chimico provetto e grande scrittore. Nella meteorologia e nel clima giocano le forze primordiali della natura e dell’umanità. Il passaggio alla narrazione è inevitabile». Così la letteratura è un mezzo per raccontare la natura? «Speriamo per salvarla. La scienza nasce con Galileo insieme alla letteratura. Per me studiare come funziona il sistema climatico è andare all’origine, comprendere come la natura sia forte, e che la distruzione di questo bellissimo pianeta, se la follia umana dovesse continuare a depredarlo a questi ritmi, non sarebbe nulla nell’immensità dell’universo». — DAVIDE BERTI


È APPENA USCITO L’EBOOK “CLIMATE FICTION” DEL PROFESSOR ALDO MESCHIARI INSEGNA LETTERE AL MURATORI-SAN CARLO E NEL LIBRO RACCONTA L’AMBIENTE 

Una lezione di civiltà tra il clima e la natura «Il meteo se è una moda può generare ignoranza»

IL PERSONAGGIOMeteo, letteratura, passione. Tre parole che si fondono tra le pagine del libro “Climate fiction. Racconti di fantascienza climatica” (ebook acquistabile online, 2018, 4,99 euro). Lo ha...

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IL PERSONAGGIO

Meteo, letteratura, passione. Tre parole che si fondono tra le pagine del libro “Climate fiction. Racconti di fantascienza climatica” (ebook acquistabile online, 2018, 4,99 euro). Lo ha scritto Aldo Meschiari, professore di Lettere del liceo Muratori San Carlo: alla mattina insegna Dante, di notte consulta mappe e modelli matematici per azzeccare le sue previsioni. Senza trascurare la musica, dal momento che ha appena pubblicato un disco che in copertina, guarda caso, ha il cielo. Ma nei suoi racconti ci sono anche la terra, il ghiaccio, il fuoco. Pagina dopo pagina si disegna il pensiero che ormai tutti abbiamo se pensiamo al clima: non solo le temperature che consultiamo in modo maniacale, ma anche la natura intesa come forza imprevedibile.

THE "CLIMATE FICTION" EBOOK OF PROFESSOR ALDO MESCHIARI JUST BECOMES LETTERS TO THE MURATORI-SAN CARLO AND IN THE BOOK TELLS THE ENVIRONMENT
A lesson in civilization between climate and nature «Weather can be a source of ignorance»
THE CHARACTERAmeteo, literature, passion. Three words that come together in the pages of the book "Climate fiction. Tales of climate science fiction "(ebook can be purchased online, 2018, 4.99 euros). It has...
by DAVIDE BERTI
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22 July 2018
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THE CHARACTER

Weather, literature, passion. Three words that come together in the pages of the book "Climate fiction. Tales of climate science fiction "(ebook can be purchased online, 2018, 4.99 euros). It was written by Aldo Meschiari, professor of high school Liceo San Carlo: in the morning he teaches Dante, at night he consults maps and mathematical models to get his predictions. Without neglecting the music, since it has just released a record that on the cover, coincidentally, has the sky. But in his stories there are also the earth, the ice, the fire. Page after page we draw the thought that we all now have if we think about the climate: not only the temperatures we consult in a manic way, but also the nature understood as an unpredictable force.

Why this book?

«I started writing meteorology and climatology several years ago and it was easy to go from science to science fiction, imagining possible and improbable scenarios».

Where does the passion for the weather come from?

«From the passion for snow. As a boy I spent the night watching the street lamps to steal the first snowflake. Then it was not enough for me and I wanted to study to be able to predict it, the bow. But even today the surprise of an unexpected snowfall is worth more than a thousand forecasts ».

Today the weather is one of the main daily worries: has it become a fashion?

"I do not know if it's a fashion. If it is, it must be said that the level of ignorance is really high. A bit like football, everyone is able to train the national team. But then there are some scientific aberrations such that it was better when it was not a fashion. "

Why is it weather forecasting?

"Because I hope to find something that surprises me and gives me emotions lost in childhood".

Where are they published?

"I have been collaborating for 11 years with a very popular weather site, the Meteogiornale, which has more than two million users a month. I deal with weather forecasting, model analysis and climatology ".

How do you make a correct prediction?

"We must have studied the mathematics, physics, and chemistry of the atmosphere. We need to know the predictive mathematical models well. And above all, have great experience of the Italian and local climate ".

But she teaches Letters ... How much is autobiographical in the book?

«The weather c'est moi - smiles - In fact, the book is autobiographical because it speaks of my great passion and of my desire for a humblest and respectful humanity of nature».

Literature and weather how do they get along?

"Literature and science have always agreed. Just think in the last century in Calvino with the Cosmicomiche and Levi, a chemist experienced and great writer. In the meteorology and climate the primordial forces of nature and humanity play. The passage to the narration is inevitable ».

So literature is a means to tell nature?

"We hope to save her. Science is born with Galileo together with literature. For me to study how the climate system works is to go to the source, to understand
as nature is strong, and that the destruction of this beautiful planet, if human madness should continue to plunder it at these rhythms, would be nothing in the immensity of the universe ". -


DAVIDE BERTI

Perché questo libro?

«Ho iniziato a scrivere diversi anni fa di meteorologia e di climatologia ed è stato facile passare dalla scienza alla fantascienza, immaginando scenari possibili e improbabili».

Da dove nasce la passione per il meteo?

«Dalla passione per la neve. Da ragazzo passavo le nottate a osservare i lampioni per carpire il primo fiocco di neve. Poi non mi è bastato più e ho voluto studiare per essere in grado di prevederlo, il fiocco. Ma ancora oggi la sorpresa di una nevicata inaspettata vale più di mille previsioni azzeccate».

Oggi il meteo è una delle principali preoccupazioni quotidiane: è diventata una moda?

«Non so se è una moda. Se lo è bisogna dire che il livello di ignoranza è davvero elevato. Un po’ come per il calcio, tutti sono in grado di allenare la Nazionale. Però poi si sentono delle aberrazioni scientifiche tali che era meglio quando non era una moda».

Perché fa previsioni meteo?

«Perché spero di trovare qualcosa che mi sorprenda e mi regali emozioni perdute nell’infanzia».

Dove vengono pubblicate?

«Collaboro da 11 anni con un sito meteo molto famoso, il Meteogiornale, che ha più di due milioni di utenti al mese. Mi occupo di previsioni meteo, di analisi dei modelli e di climatologia».

Come si fa una corretta previsione?

«Bisogna aver studiato matematica, fisica e chimica dell’atmosfera. Bisogna conoscere bene i modelli matematico previsionali. E soprattutto avere grande esperienza del clima italiano e locale».

Lei però insegna Lettere... Quanto c’è di autobiografico nel libro?

«La meteo c’est moi - sorride - In effetti il libro è autobiografico perché parla della mia grande passione e del mio desiderio di una umanità più umile e rispettosa della natura».

La letteratura e il meteo come vanno d’accordo?

«La letteratura e la scienza vanno d’accordo da sempre. Basti pensare nel secolo scorso a Calvino con le Cosmicomiche e a Levi, chimico provetto e grande scrittore. Nella meteorologia e nel clima giocano le forze primordiali della natura e dell’umanità. Il passaggio alla narrazione è inevitabile».

Così la letteratura è un mezzo per raccontare la natura?

«Speriamo per salvarla. La scienza nasce con Galileo insieme alla letteratura. Per me studiare come funziona il sistema climatico è andare all’origine, comprendere
come la natura sia forte, e che la distruzione di questo bellissimo pianeta, se la follia umana dovesse continuare a depredarlo a questi ritmi, non sarebbe nulla nell’immensità dell’universo». —

DAVIDE BERTI

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